ATTILIO E VERONICA ACCETTANO L’INVITO DELLA GUIDA PEPERONCINO ROSSO E DIVENTANO ENTRAMBI UFFICIALMENTE ISPETTORI DELLA GUIDA STELLATA.
di Claudio Ianniello
Hanno percorso chilometri, per raggiungere una nota pizzeria del Veneto dove hanno svolto il Corso di Analisi sensoriale della pizza. Attilio Cosentini e Veronica Manitta sono partiti da Treviglio (Bergamo), dove gestiscono la Pizzeria Attilio 3.0 in via Ariosto 30/C per ottenere il titolo di Ispettore.
Peperoncino Rosso – La Guida Stellata, ha voluto premiare la loro professionalità invitandoli a frequentare un corso di specializzazione in Analisi Sensoriale della Pizza e ricevere il titolo di Ispettore Qualificato.
Il corso ha soddisfatto le loro aspettative accrescendo il bagaglio di nozioni e di competenze spendibili non soltanto nel ruolo di Ispettore. Entrambi affermano di aver migliorato anche il loro modo di fare pizza di tutti i giorni. Il merito è soprattutto dell’impostazione del corso, che non trascura nessun elemento nel processo di valutazione finale della pizza.
Perché un Corso di Ispettore?
Anche chi porta avanti una pizzeria ben avviata come Attilio 3.0 trae beneficio da questo tipo di corso perché è una vera e propria esperienza, che insegna ad analizzare la pizza sfruttando ciascuno dei sensi umani.
A tenere le lezioni, composte da una parte teorica e da diversi momenti pratici, sono il Maestro Pizzaiolo Domenico Di Noia (Presidente dell’Associazione Peperoncino Rosso) e il Maestro Pizza Chef Giovanni Mascari. Attilio Cosentini e sua moglie, credono molto nella formazione. Per tale ragione, hanno subito aderito all’invito da parte della Guida di frequentare il corso e ricevere il titolo di Ispettore Qualificato.
L’esperienza del Corso di Ispettore
Durante la fase pratica, i due partecipanti insieme ad altri colleghi sono stati bendati per allenare i propri i sensi all’analisi del prodotto. In questo modo, hanno provato vari tipi di impasti e tra questi anche quelli più acidi. A tale proposito, Attilio Cosentini dichiara: “Ho imparato a distinguere diversi tipi di pizza, a partire da determinate caratteristiche quali la presenza delle alveolature, il grado di lievitazione e la composizione dell’impasto”. Tutto ciò contribuisce a sviluppare lo spirito critico dei pizzaioli migliorando anche la lavorazione delle pizze che realizzano quotidianamente. Grazie a questo corso, i due pizzaioli hanno affinato le loro conoscenze in merito alla produzione dell’impasto e al termine dell’evento formativo sono usciti più critici. Tale risultato consente loro di valutare con le giuste competenze sia le proprie pizze sia quelle di qualsiasi pizzeria, basandosi su parametri oggettivi che assicurano una valutazione molto accurata.
Qualche esempio di analisi sensoriale della pizza
Saper riconoscere l’utilizzo di farine pregiate o scarse così come un profumo più o meno intenso, sono tutte cose che si apprendono al Corso da Ispettore. Attilio Cosentini dichiara di essere una persona molto ambiziosa. Ciò lo porta a sfruttare tutte le occasioni per accrescere il proprio bagaglio culturale e professionale come questa. Successivamente al corso, oltre a rendersi disponibile come Ispettore, il pizzaiolo di origini calabresi afferma: “Ho imparato a distinguere una buona pizza anche attraverso il modo in cui la mastico. Un’eccessiva masticazione della pizza, tipo gomma da masticare, mi dà subito la percezione di un impasto di basso livello. Il fatto di essere bendato mi ha permesso di dare il giusto valore al cornicione poiché toccandolo posso capire il grado di cottura”. Tutto questo rappresenta un valore aggiunto per la sua attività che è molto nota nel trevigliese anche per determinati tipi di pizza come quella in pala romana denominata Scrokkiami.
Il valore del Corso di Ispettore della Guida Peperoncino Rosso
Attilio Cosentini e sua moglie sono convinti della validità del Corso anche perché esso è rivolto a piccoli gruppi. La scelta di non coinvolgere un numero elevato di partecipanti fa sì che tra i partecipanti, che non sono soltanto pizzaioli, si creino dei rapporti di collaborazione e dei momenti di confronto. Questo fa sì che oltre a formare nuovi ispettori, chi partecipa a tale corso diventa anche un pizzaiolo migliore più attento e “rompiscatole” come sottolinea Attilio Cosentini, che ormai si approccia alla pizza in modo nuovo rispetto a prima. Adesso, sfruttando tutti i sensi, qualunque pizza si trovi davanti per lui non ha più segreti.
